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AUMENTARE LE VENDITE PRESSO I PRINCIPALI RIVENDITORI ONLINE IN TUTTO IL MONDO​

BREVEPANORAMICA

Fondata dal profumiere francese François Coty nel 1904, la Maison Coty ha creato e affermato l'industria del profumo per il grande pubblico. 120 anni dopo, l'azienda porta avanti questa ricerca di democratizzazione, commercializzando quasi 80 marchi diversi, acquisendo occasionalmente nuove linee di cosmetici e offrendo anche una gamma di lusso.

Quotata alla Borsa di New York, Coty è leader mondiale nel settore dei profumi, nonché numero due nei prodotti professionali per la cura e la colorazione dei capelli e numero tre nei colour cosmetics.

Coty ha in licenza marchi come Gucci, Hugo Boss, Burberry, Calvin Klein, Marc Jacobs, Adidas, Bourjois e Rimmel.

L'azienda voleva migliorare il referenziamento e il tasso di conversione di questi prodotti sui siti web di rivenditori ed e-tailer come Sephora, Marionnaud, Douglas, Flaconi, Boots e altri marketplace o e-shop specifici per l'Asia, senza dimenticare ovviamente Amazon.

L'obiettivo: aumentare le vendite, difendere la propria quota di mercato e rimanere visibile di fronte alla concorrenza.

Per risolvere il problema di Coty, Datawords è partita da un audit delle schede prodotto meglio referenziate per rivenditore e paese: testi, parole chiave, immagini...

  • I testi risultavano talvolta troppo poetici e non abbastanza in ottica SEO. Coty deve infatti rispettare l'universo dei vari marchi in licenza, che possono escludere o imporre l'uso di alcuni termini.

  • Mancavano elementi importanti, come una nota del profumiere o una descrizione del flacone che spiegasse la scelta della composizione o del design, ma anche suggerimenti per l'uso: tutti i giorni, al lavoro, la sera... Al contrario, i principali competitor meglio referenziati includono questi elementi.

La sfida per Datawords è stata quella di trovare un equilibrio tra il rispetto del DNA di ogni marchio e l'efficienza in termini di SEO e di e-commerce.

Dopo aver creato un master in inglese ottimizzato per il digitale a partire dagli elementi forniti da Coty, l'agenzia si è messa al lavoro, con i suoi esperti SEO e i suoi copywriter specializzati, per adattare i contenuti ai diversi mercati e culture di destinazione,integrando le tendenze emerse dal social listening e assicurandosi che ogni voce avesse un testo unico, per evitare contenuti duplicati.

Questa strategia riflette sia la volontà di Coty di fornire a ogni rivenditore contenuti esclusivi, sia la necessità di adattarsi alle specificità di ciascuna piattaforma. Amazon, per esempio, richiede un approccio SEO unico: l'utilizzo di parole chiave diverse da quelle delle altre piattaforme, ma anche titoli più lunghi e descrittivi, con un'enfasi sui vantaggi complessivi del prodotto più che sull'universo del marchio.

«Un brand noto in un paese potrebbe utilizzare parole chiave più generiche, mentre un concorrente potrebbe adottare una strategia di nicchia. Occorre poi adattarsi alle caratteristiche specifiche di ciascun rivenditore per far risaltare la scheda prodotto nelle ricerche interne al sito, ma anche per migliorare il referenziamento di questi rivenditori sui principali motori di ricerca, paese per paese», afferma Frédéric Simon, ricordando gli investimenti fatti da Datawords per padroneggiare il funzionamento degli algoritmi specifici di Google, Baidu e Amazon.

Grazie alla strategia di referenziamento implementata da Datawords, Coty ha registrato un significativo aumento delle vendite sui siti dei distributori indiretti.

Coty, ad esempio, ha registrato un aumento delle vendite del 46% sul sito di Sephora in Italia, mentre la scheda prodotto di Burberry Her su Boots.com ha guadagnato 46 posizioni nei risultati di Google,fino ad arrivare al 3° posto del motore di ricerca.

In generale, la sfida consiste nell'apparire tra i primi quattro risultati, anche sui motori di ricerca interni dei rivenditori.

«La collaborazione con Datawords è stata un successo, in quanto ha permesso di migliorare in modo significativo il referenziamento naturale di Coty, aumentando al contempo l'efficienza dei processi, sia a livello globale che a livello dei singoli mercati», scrive Florence Barthelemy, VP Indirect eCommerce di Coty.

BREVE

PANORAMICA

Fondata dal profumiere francese François Coty nel 1904, la Maison Coty ha creato e affermato l'industria del profumo per il grande pubblico. 120 anni dopo, l'azienda porta avanti questa ricerca di democratizzazione, commercializzando quasi 80 marchi diversi, acquisendo occasionalmente nuove linee di cosmetici e offrendo anche una gamma di lusso.

Quotata alla Borsa di New York, Coty è leader mondiale nel settore dei profumi, nonché numero due nei prodotti professionali per la cura e la colorazione dei capelli e numero tre nei colour cosmetics.

LA

LA SFIDA

Coty ha in licenza marchi come Gucci, Hugo Boss, Burberry, Calvin Klein, Marc Jacobs, Adidas, Bourjois e Rimmel.

L'azienda voleva migliorare il referenziamento e il tasso di conversione di questi prodotti sui siti web di rivenditori ed e-tailer come Sephora, Marionnaud, Douglas, Flaconi, Boots e altri marketplace o e-shop specifici per l'Asia, senza dimenticare ovviamente Amazon.

L'obiettivo: aumentare le vendite, difendere la propria quota di mercato e rimanere visibile di fronte alla concorrenza.

LE

PROBLEMATICHE

Per risolvere il problema di Coty, Datawords è partita da un audit delle schede prodotto meglio referenziate per rivenditore e paese: testi, parole chiave, immagini...

L'agenzia ha così identificato due problemi:

  • I testi risultavano talvolta troppo poetici e non abbastanza in ottica SEO. Coty deve infatti rispettare l'universo dei vari marchi in licenza, che possono escludere o imporre l'uso di alcuni termini.

  • Mancavano elementi importanti, come una nota del profumiere o una descrizione del flacone che spiegasse la scelta della composizione o del design, ma anche suggerimenti per l'uso: tutti i giorni, al lavoro, la sera... Al contrario, i principali competitor meglio referenziati includono questi elementi.

La sfida per Datawords è stata quella di trovare un equilibrio tra il rispetto del DNA di ogni marchio e l'efficienza in termini di SEO e di e-commerce.

LA NOSTRA

RISPOSTA

Dopo aver creato un master in inglese ottimizzato per il digitale a partire dagli elementi forniti da Coty, l'agenzia si è messa al lavoro, con i suoi esperti SEO e i suoi copywriter specializzati, per adattare i contenuti ai diversi mercati e culture di destinazione, integrando le tendenze emerse dal social listening e assicurandosi che ogni voce avesse un testo unico, per evitare contenuti duplicati.

Questa strategia riflette sia la volontà di Coty di fornire a ogni rivenditore contenuti esclusivi, sia la necessità di adattarsi alle specificità di ciascuna piattaforma. Amazon, per esempio, richiede un approccio SEO unico: l'utilizzo di parole chiave diverse da quelle delle altre piattaforme, ma anche titoli più lunghi e descrittivi, con un'enfasi sui vantaggi complessivi del prodotto più che sull'universo del marchio.

«Un brand noto in un paese potrebbe utilizzare parole chiave più generiche, mentre un concorrente potrebbe adottare una strategia di nicchia. Occorre poi adattarsi alle caratteristiche specifiche di ciascun rivenditore per far risaltare la scheda prodotto nelle ricerche interne al sito, ma anche per migliorare il referenziamento di questi rivenditori sui principali motori di ricerca, paese per paese», afferma Frédéric Simon, ricordando gli investimenti fatti da Datawords per padroneggiare il funzionamento degli algoritmi specifici di Google, Baidu e Amazon.

I

RISULTATI

Grazie alla strategia di referenziamento implementata da Datawords, Coty ha registrato un significativo aumento delle vendite sui siti dei distributori indiretti.

Coty, ad esempio, ha registrato un aumento delle vendite del 46% sul sito di Sephora in Italia, mentre la scheda prodotto di Burberry Her su Boots.com ha guadagnato 46 posizioni nei risultati di Google,fino ad arrivare al 3° posto del motore di ricerca.

In generale, la sfida consiste nell'apparire tra i primi quattro risultati, anche sui motori di ricerca interni dei rivenditori.

«La collaborazione con Datawords è stata un successo, in quanto ha permesso di migliorare in modo significativo il referenziamento naturale di Coty, aumentando al contempo l'efficienza dei processi, sia a livello globale che a livello dei singoli mercati», scrive Florence Barthelemy, VP Indirect eCommerce di Coty.

«Le pagine prodotto sono estremamente importanti! Ottimizzarle migliorerà le prestazioni dell'-commerce, sia nel caso di DTC che di e-retailer. È un peccato dedicare budget alla pubblicità digitale per attirare traffico verso i propri annunci, senza poi riuscire a convertirlo».

Frédéric Simon
Direttore Commerciale Europa
Datawords

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